sabato 3 settembre 2016
PERCHE' IL CERVELLO PREFERISCE LA CARTA
Il cervello umano può percepire un testo nella sua totalità come una specie di paesaggio fisico. Quando leggiamo, costruiamo una rappresentazione mentale del testo. Al voltare pagina di un libro di carta, si realizza un'attività simile a quella che lascia un'impronta dietro l'altra su un percorso, c'è un ritmo e un registro visibile dello scorrere delle pagine stampate.
Molti studi dicono che allo schermo si legge più lentamente ed inoltre si ricorda meno. C'è una "fisicità" nella lettura, dice Marzanne Wolf dell'Università di Tufts. Le persone hanno bisogno di sentire la carta mentre leggono, il cervello lo chiede inconsciamente.
Noi siamo nati con circuiti cerebrali dedicati alla lettura, perchè la scrittura si inventò poco tempo fa nella nostra evoluzione: all'incirca quattro millenni avanti Cristo. Nell'infanzia, il cervello costruisce nuovi circuiti per leggere e a tal fine usa parte di altri circuiti dedicati alla parola, alla cui abilità si aggiunge la coordinazione motoria e la visione.
Il cervello comincia a riconoscere le lettere in base alle linee curve e spazi, e utilizza processi tattili che richiedono occhi e mani. I circuiti di lettura dei bambini di 5 anni mostrano attività quando praticano la scrittura a mano, al contrario restano inattivi quando si scrivono lettere su una tastiera.
Oltre a trattare le lettere individuali come oggetti fisici, il cervello umano può percepire un testo nella sua totalità come una specie di paesaggio fisico. Quando leggiamo, costruiamo una rappresentazione mentale del testo. La natura esatta di tali rappresentazioni resta chiara, però alcuni ricercatori credono che siano simili a una mappa mentale che creiamo di un terreno, come montagne e città, e di spazi fisici interni, come uffici e stanze.
In parallelo, la maggior parte dei casi, i libri di carta hanno una topografia più evidente del testo sullo schermo. Un libro di carta aperto rappresenta due domini chiaramente definiti: pagine di sinistra e di destra e un totale di otto angoli dentro i quali ci si orienta. Al voltare le pagine di un libro di carta si realizza un'attività simile a quella che lascia un'impronta dietrao l'altra su un percorso, c'è un ritmo e un registro visibile dello scorrere delle pagine. Tutte queste caratteristiche permettono di formare una mappa mentale, coerente, del testo. Al contrario, la maggiorparte dei dispositivi digitali interferiscono con la navigazione intuitiva di un testo e nonostante gli e-readers (libri elettronici) e tablets riproducano il modello di pagine, queste sono effimere. Una volta lette, queste pagine svaniscono.
"La sensazione implicita di dove Lei sta in un libro fisico diventa più importante di ciò che credevamo", dice l'articolo della Scientifican American. Si pone anche in questione che i fabbricanti di libri elettronici abbiano riflettuto sufficientemente su come sia possibile visualizzare dove sta il lettore in un libro.
In uno studio sulla comprensione del testo, comparando alcuni alunni che avevano letto su carta con altri che avevano letto in versione PDF sullo schermo, si osservò che i primi avevano maggior rendimento.
Altri ricercatori sono d'accordo sul fatto che la lettura basata sullo schermo può peggiorare la comprensione, poichè è mentalmente più esigente e addirittura fisicamente più faticosa che la lettura su carta. L'inchiostro elettronica riflette la luce ambientale come l'inchiostro di un libro di carta, però lo schermo dei computer, telefoni intelligenti e tablets fanno brillare la luce direttamente sul viso delle persone e la lettura può causare stanchezza visiva, dolori di testa e vista sfuocata.
In un esperimeno realizzato da Erik Wästlund, dell'Università di Karlstad in Svezia, le persone che fecero una prova di lettura comprensiva al computer ottennero risultati più bassi e diedero maggiori livelli di stress e stanchezza che le persone che eseguirono il compito su carta.
Le ricerche più recenti suggeriscono che la sostituzione della carta con lo schermo ad una età precoce ha ripercussioni svantaggiose. Nel 2012, uno studio nel Joan Ganz Cooney Center di New York reclutò 32 coppie di padri e figli da 3 a 6 anni di età. I bambini ricordarono più dettagli delle storie che avevano letto su carta, nonostante il fatto che le versioni digitali fossero arricchite di animazioni interattive, video e giochi, che in realtà deviavano l'attenzione lontano dalla narrativa.
Come risultato di uno studio che coinvolse 1226 genitori, si informò che, leggendo insieme, la maggior parte di loro e i relativi figli, prefirivano libri stampati rispetto a libri elettronici. Leggendo i libri di carta ai loro figli di età compresa tra 3 e 5 anni, i bambini potevano riportare la storia di nuovo ai loro genitori, mentre leggendo un libro elettronico con effetti sonori, i genitori frequentemente dovevano interrompere la lettura per chiedere al bambino di smettere di giocare con i pulsanti e recuperare la concentrazione sulla narrazione.
Queste distrazioni alla fine impedirono di comprendere il senso stesso delle storie lette.
Molte persone assicurano che quando vogliono realmente concentrarsi in un testo, lo leggono in carta. Per esmepio, in una inchiesta realizzata nel 2011 tra studianti post-laurea dell'Università Nazionale di Taiwan, loa maggior parte assicurò che navigava per alcuni paragrafi di un articolo on-line prima di stampare tutto il testo per una lettura più approfondita. E in uno studio realizzato nel 2003 all'Università Autonoma del Messico, circa l'80% dei 687 studenti disse di preferire leggere un testo stampato.
Statistiche sui consumatori suggeriscono che gli aspetti sensoriali della lettura su carta sono di maggior interesse per la gente, più di quanto si supponesse: la sensazione di carta e inchiostro; la opzione di ammorbidire o piegare una pagina con le dita, il fruscio distintivo di voltar pagina, la possibilità di sottolineare, di fermarsi e prendere nota, fa sì che si scelga di più la carta.
Per compensare questo deficit sensoriale, molti programmatori informatici fanno in modo di trasformare l'esperienza dei libri digitali il più simile al formato carta.
La composizione dell'inchiostro elettronico si assomiglia alla chimica tipica dell'inchiostro, e il disegno semplice dello schermo Kindle (una marca di libro elettronico) si assomiglia molto ad una pagina di libro di carta. Tuttavia, questi sforzi - che furono imitati dal concorrente Apple iBooks - finora hanno maggiori effetti estetici che pratici.
Lo scorrimento verticale può non essere la forma ideale di navigare un testo lungo e denso como nei libri di molte pagine, però siti come New York Times , il Washington Post e ESPN, crearono articoli attrattivi, altamente visivi, che non possono apparire nella stampa, poichà combinano il testo con video e files sonori.
E' probabile che l'organismo dei nuovi nativii digitali crei altre reti neuronali che gli permettano di preferire il supporto elettronico alla carta, però nel frattempo, oggi il resto della popolazione continua a preferire il contatto con le storiche pagine.
fonte: www.lavoz.com
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