Scritture nel mondo


Può sembrare una goccia d'acqua nel mare, eppure la scrittura è quella goccia in ci sta scritto tutto il mare!

Il percorso storico millenario dell'uomo è caratterizzato dall'evoluzione. Ce lo testimoniano i reperti storici che ha lasciato lungo il suo passaggio: urbanizzazioni, utensili, armi, opere d'arte e scritture.

L'uomo iniziò il suo viaggio scrittorio, disegnando sui muri delle caverne. I primi reperti storici di scrittura risalgono ai graffiti, scritture rupestri sotto forma di disegni di vita quotidiana.

I primi  piccoli nuclei sociali, distribuiti sui diversi continenti, hanno conosciuto le migrazioni per ragioni commerciali, di sopravvivenza o per conquiste militari. L'influenza della storia di ogni singolo nucleo sociale ha contribuito a sviluppare dei nuclei culturali che nel tempo hanno continuato ad evolversi, ognuno secondo una propria e peculiare modalità. Ciò che è accertato dagli antropologi, è che l'evoluzione della scrittura è il frutto e dell'evoluzione culturale, di cui ne descrive intrinsecamente le caratteristiche.


La scrittura, ha subito considerevoli cambiamenti non solo di forma, di grammatica, di sintassi, ma anche di funzione. Se ai suoi albori, aveva funzione comunicativa,  successivamente ha preso funzione commerciale, amministrativa, o di trascrizione di testi sacri. In alcune culture, come quella europea, araba ed estremo orientale, ha avuto anche una funzione artistica. Ecco la nascita della calligrafia.

Ad oggi le lingue scritte nel mondo assumono aspetti graficamente così diversi, senza parlare della diversità fonetica, sintattica, grammaticale, che viviamo in una vera e propria torre di babele.

Interessante valutare queste le diverse scritture dal punto di vista grafologico, cioè dal punto di vista del gesto grafico contestualizzato nella sua cultura di riferimento. Per semplificare l'analisi osserveremo esclusivamente le differenze nella direzione spaziale.

In riferimento ai parametri della simbologia dello spazio secondo Pulver, le scritture che si sviluppano da sinistra verso destra, come le scritture europee, descrivono una cultura volta al progresso, al futuro, all'evoluzione, allontanandosi dal passato che spesso viene svalorizzato o dimenticato.
Le scritture che vanno in senso contrario, da destra verso sinistra come l'arabo e l'ebraico, sono proprie di quelle culture che prediligono il forte legame con le tradizioni, una valorizzazione del passato in cui talvolta si cristallizzano rifuggendo il timore dell'evoluzione.
Entrambe queste categorie sviluppano la scrittura su righe orizzontali, che vengono scritte una sotto l'altra, andando così progressivamente verso il basso. Il piano orizzontale rappresenta il piano sociale, indicando con questo delle culture di cui prevale l'identità sociale al di sopra di un'identità individuale. L'interrelazione tra i singoli individui è necessaria e ricercata.




(scrittura ebraica)



(scrittura araba)



Esistono anche scritture verticali, che si sviluppano dall'alto verso il basso, sotto forma di colonne, e da destra verso sinistra. E' il caso del cinese e del giapponese. Fino al secolo scorso questa era stata per millenni la direzione di scrittura di questi popoli, rappresentando con questa direzione ciò che espresso negli antichi testi: il Cielo feconda la Terra, da cui nasce l'Uomo. La direzione alto-basso esprime una concretizzazione, desiderio di realizzazione sul piano materiale di idee, di aspetti spirituali. La direzione verticale è tuttavia una direzione più prettamente spirituale e filosofica, dove il Soffio divino prende forma nel corpo umano. L'andatura da destra verso sinistra indica di nuovo un legame profondo con le tradizioni, cercando nel passato numerose risorse per rispondere alle esigenze quotidiane.


 
Le necessità tecnologiche, informatiche e di stampa hanno recentemente ribaltato la direzione di queste lingue in orizzontale e da sinistra verso destra. Anche lo spirito di questi popoli ha seguito questa mutazione profonda, sviluppando un accanimento verso il progresso sacrificando le millenarie tradizioni (che solo ora si stanno ripescando). D'altro canto, l'individuo esce dal suo "isolamento spirituale" entrando a far parte di una società economicamente forte grazie all'unione. Ma la esteriorizzazione, ha sacrificato la profonda ricerca mistica e di rettitudine del singolo, aderendo a dei valori economici imposti dall'occidente.

Ecco quindi che una globalizzazione della scrittura, e delle lingue, ed in definitiva delle culture, favorendo gli scambi e una miglior comunicazione, rischia pagare il prezzo dell'impoverimento di identità culturale.